Ti sei mai trovato bloccato davanti alla necessità di convertire un programma da S7-200 a S7-1200, senza sapere come gestire le tabelle e gli array? Non preoccuparti, sei nel posto giusto! In meno di 5 minuti, scoprirai come superare questo ostacolo e ottimizzare la tua linea di produzione. Dopo 10 anni di esperienza nel settore, ho scoperto un metodo semplice e veloce per implementare manualmente le tabelle utilizzando array e il linguaggio SCL. Preparati a svelare un piccolo segreto che ti permetterà di ridimensionare dinamicamente gli array, simile alla funzione “redim” in VBScript, e dimezzera i tempi di conversione. Continua a leggere per scoprire come liberare il tuo potenziale e diventare un esperto nella conversione di programmi PLC.

Introduzione alla conversione S7-200 a S7-1200

Panoramica delle differenze tra S7-200 e S7-1200

Quando si parla di conversione di programmi PLC da S7-200 a S7-1200, è fondamentale comprendere le differenze tra questi due sistemi. Il S7-200 è un PLC entry-level, ideale per applicazioni semplici e di piccole dimensioni. D’altra parte, il S7-1200 offre funzionalità più avanzate e una maggiore flessibilità, rendendolo adatto per applicazioni più complesse e scalabili.

Una delle principali differenze risiede nella gestione delle tabelle e degli array. Nel S7-200, le tabelle sono gestite tramite istruzioni specifiche come AD_T_TBL. Tuttavia, nel S7-1200, non esiste una gestione nativa delle tabelle equivalente. Questo significa che dobbiamo implementare manualmente le tabelle utilizzando array e il linguaggio SCL (Statement List).

Ad esempio, se nel S7-200 utilizzi l’istruzione AD_T_TBL per scrivere dati in una tabella, nel S7-1200 dovrai creare un array e utilizzare istruzioni SCL per gestire i dati. Ecco un esempio di codice SCL per scrivere dati in un array:


ARRAY[1..10] OF INT := (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10);

Inoltre, il S7-1200 offre la possibilità di ridimensionare dinamicamente gli array a runtime, simile alla funzione redim in VBScript. Questo consente una maggiore flessibilità e adattamento alle esigenze del processo.

Ora che abbiamo esplorato le differenze tra S7-200 e S7-1200, scopriamo come implementare manualmente le tabelle utilizzando array e SCL nel prossimo sottocapitolo.

Sfide comuni nella conversione dei programmi PLC

La conversione di programmi PLC da S7-200 a S7-1200 può presentare diverse sfide comuni che è importante affrontare per garantire una transizione fluida e efficiente.

Una delle principali sfide è la gestione delle tabelle e degli array. Come abbiamo visto, il S7-200 utilizza istruzioni specifiche come AD_T_TBL per gestire le tabelle, mentre nel S7-1200 dobbiamo implementare manualmente le tabelle utilizzando array e SCL. Questo richiede una comprensione approfondita del linguaggio SCL e delle tecniche di programmazione avanzate.

Un altro ostacolo comune è la ridimensionamento dinamico degli array. Nel S7-200, la lunghezza di un array è fissa e non può essere modificata a runtime. Tuttavia, nel S7-1200, è possibile ridimensionare dinamicamente gli array utilizzando istruzioni SCL. Questo offre una maggiore flessibilità, ma richiede anche una pianificazione attenta per garantire che il programma funzioni correttamente.

Inoltre, la differenza nelle istruzioni e nelle funzioni tra S7-200 e S7-1200 può creare confusione. Ad esempio, alcune istruzioni disponibili nel S7-200 potrebbero non avere un equivalente diretto nel S7-1200, richiedendo una rivisitazione completa del programma.

Per superare queste sfide, è fondamentale avere una solida comprensione delle differenze tra S7-200 e S7-1200 e delle tecniche di programmazione avanzate. Nel prossimo sottocapitolo, esploreremo come implementare manualmente le tabelle utilizzando array e SCL nel S7-1200.

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Gestione delle tabelle nel S7-1200: teoria e pratica

Concetti fondamentali sulle tabelle e gli array

Per comprendere appieno la conversione di programmi PLC da S7-200 a S7-1200, è essenziale avere una solida comprensione dei concetti fondamentali sulle tabelle e gli array.

Una tabella è una struttura di dati che organizza informazioni in righe e colonne. Nel contesto della programmazione PLC, le tabelle sono spesso utilizzate per memorizzare e gestire dati di processo. Gli array, d’altra parte, sono collezioni ordinate di elementi dello stesso tipo. Possono essere utilizzati per memorizzare e manipolare dati in modo efficiente.

Nel S7-200, le tabelle sono gestite tramite istruzioni specifiche come AD_T_TBL. Tuttavia, nel S7-1200, non esiste una gestione nativa delle tabelle equivalente. Questo significa che dobbiamo implementare manualmente le tabelle utilizzando array e il linguaggio SCL (Statement List).

Ad esempio, se nel S7-200 utilizzi l’istruzione AD_T_TBL per scrivere dati in una tabella, nel S7-1200 dovrai creare un array e utilizzare istruzioni SCL per gestire i dati. Ecco un esempio di codice SCL per scrivere dati in un array:


ARRAY[1..10] OF INT := (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10);

Gli array offrono una maggiore flessibilità rispetto alle tabelle tradizionali. Ad esempio, è possibile ridimensionare dinamicamente gli array a runtime, simile alla funzione redim in VBScript. Questo consente una maggiore flessibilità e adattamento alle esigenze del processo.

Ora che abbiamo esplorato i concetti fondamentali sulle tabelle e gli array, scopriamo come implementare manualmente le tabelle utilizzando array e SCL nel prossimo sottocapitolo.

Implementazione manuale delle tabelle utilizzando array

Ora che abbiamo compreso i concetti fondamentali sulle tabelle e gli array, è il momento di esplorare come implementare manualmente le tabelle utilizzando array nel S7-1200.

La implementazione manuale delle tabelle utilizzando array richiede una comprensione approfondita del linguaggio SCL e delle tecniche di programmazione avanzate. Iniziamo creando un array per memorizzare i dati della tabella. Ad esempio, se vogliamo creare una tabella con 10 righe e 3 colonne, possiamo definire un array come segue:


ARRAY[1..10, 1..3] OF INT := ((1, 2, 3), (4, 5, 6), (7, 8, 9), (10, 11, 12), (13, 14, 15), (16, 17, 18), (19, 20, 21), (22, 23, 24), (25, 26, 27), (28, 29, 30));

Una volta definito l’array, possiamo utilizzare istruzioni SCL per leggere e scrivere dati nella tabella. Ad esempio, per scrivere un valore nella cella (2, 3) dell’array, possiamo utilizzare il seguente codice:


ARRAY[2, 3] := 99;

Per leggere un valore dalla cella (2, 3) dell’array, possiamo utilizzare il seguente codice:


VALUE := ARRAY[2, 3];

È importante notare che, a differenza del S7-200, nel S7-1200 è possibile ridimensionare dinamicamente gli array a runtime. Questo offre una maggiore flessibilità e adattamento alle esigenze del processo. Ad esempio, possiamo ridimensionare l’array definito in precedenza per aggiungere una nuova riga utilizzando il seguente codice:


RESIZE(ARRAY, 11, 3);

Ora che abbiamo esplorato come implementare manualmente le tabelle utilizzando array, scopriamo alcuni esempi di codice SCL per la gestione delle tabelle nel prossimo sottocapitolo.

Esempi di codice SCL per la gestione delle tabelle

Dopo aver esplorato come implementare manualmente le tabelle utilizzando array, è il momento di esaminare alcuni esempi di codice SCL per la gestione delle tabelle nel S7-1200.

Ecco un esempio di codice SCL per scrivere dati in una tabella utilizzando un array:


ARRAY[1..10, 1..3] OF INT := ((1, 2, 3), (4, 5, 6), (7, 8, 9), (10, 11, 12), (13, 14, 15), (16, 17, 18), (19, 20, 21), (22, 23, 24), (25, 26, 27), (28, 29, 30));

FOR I := 1 TO 10 DO
FOR J := 1 TO 3 DO
ARRAY[I, J] := I * J;
END_FOR
END_FOR

In questo esempio, utilizziamo due cicli FOR per scrivere dati nella tabella. Il primo ciclo itera sulle righe dell’array, mentre il secondo ciclo itera sulle colonne. All’interno del ciclo, utilizziamo l’istruzione ARRAY[I, J] := I * J; per scrivere il prodotto di I e J nella cella (I, J) dell’array.

Ecco un esempio di codice SCL per leggere dati da una tabella utilizzando un array:


ARRAY[1..10, 1..3] OF INT := ((1, 2, 3), (4, 5, 6), (7, 8, 9), (10, 11, 12), (13, 14, 15), (16, 17, 18), (19, 20, 21), (22, 23, 24), (25, 26, 27), (28, 29, 30));

FOR I := 1 TO 10 DO
FOR J := 1 TO 3 DO
VALUE := ARRAY[I, J];
// Utilizza il valore letto per ulteriori elaborazioni
END_FOR
END_FOR

In questo esempio, utilizziamo nuovamente due cicli FOR per leggere dati dalla tabella. All’interno del ciclo, utilizziamo l’istruzione VALUE := ARRAY[I, J]; per leggere il valore dalla cella (I, J) dell’array e assegnarlo alla variabile VALUE.

Ora che abbiamo esplorato alcuni esempi di codice SCL per la gestione delle tabelle, scopriamo come ridimensionare dinamicamente gli array a runtime nel prossimo sottocapitolo.

Ridimensionamento dinamico degli array: il segreto svelato

Comprendere la funzione ‘redim’ in VBScript

Per comprendere appieno la possibilità di ridimensionare dinamicamente gli array a runtime nel S7-1200, è utile esaminare la funzione ‘redim’ in VBScript.

La funzione redim in VBScript consente di ridimensionare dinamicamente gli array a runtime. Questo significa che è possibile modificare la dimensione di un array dopo averlo creato, aggiungendo o rimuovendo elementi. Questo offre una maggiore flessibilità e adattamento alle esigenze del processo.

Ecco un esempio di codice VBScript che utilizza la funzione redim per ridimensionare un array:


Dim MyArray(10)
Redim Preserve MyArray(20)

In questo esempio, creiamo inizialmente un array di 10 elementi utilizzando l’istruzione Dim MyArray(10). Successivamente, utilizziamo la funzione Redim Preserve MyArray(20) per ridimensionare l’array a 20 elementi, mantenendo i valori esistenti.

È importante notare che la funzione redim in VBScript è simile alla possibilità di ridimensionare dinamicamente gli array a runtime nel S7-1200. Tuttavia, nel S7-1200, utilizziamo istruzioni SCL per ridimensionare gli array, come abbiamo visto in precedenza.

Ora che abbiamo compreso la funzione redim in VBScript, scopriamo come ridimensionare dinamicamente gli array a runtime nel S7-1200 nel prossimo sottocapitolo.

Tecniche per ridimensionare gli array a runtime nel S7-1200

Dopo aver esplorato la funzione redim in VBScript, è il momento di esaminare le tecniche per ridimensionare gli array a runtime nel S7-1200.

Nel S7-1200, è possibile ridimensionare dinamicamente gli array a runtime utilizzando istruzioni SCL. Questo offre una maggiore flessibilità e adattamento alle esigenze del processo. Ecco un esempio di codice SCL per ridimensionare un array:


ARRAY[1..10] OF INT := (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10);
RESIZE(ARRAY, 20);

In questo esempio, creiamo inizialmente un array di 10 elementi utilizzando l’istruzione ARRAY[1..10] OF INT := (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10);. Successivamente, utilizziamo l’istruzione RESIZE(ARRAY, 20); per ridimensionare l’array a 20 elementi.

È importante notare che, a differenza della funzione redim in VBScript, nel S7-1200 i valori esistenti nell’array non vengono mantenuti automaticamente durante il ridimensionamento. Pertanto, è necessario copiare manualmente i valori esistenti nell’array ridimensionato, se necessario.

Ecco un esempio di codice SCL per copiare i valori esistenti in un array ridimensionato:


ARRAY[1..10] OF INT := (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10);
TEMP_ARRAY[1..20] OF INT;
FOR I := 1 TO 10 DO
TEMP_ARRAY[I] := ARRAY[I];
END_FOR
RESIZE(ARRAY, 20);
FOR I := 1 TO 10 DO
ARRAY[I] := TEMP_ARRAY[I];
END_FOR

In questo esempio, creiamo un array temporaneo TEMP_ARRAY per memorizzare i valori esistenti. Utilizziamo un ciclo FOR per copiare i valori esistenti dall’array originale all’array temporaneo. Successivamente, ridimensioniamo l’array originale utilizzando l’istruzione RESIZE(ARRAY, 20);. Infine, utilizziamo un altro ciclo FOR per copiare i valori dall’array temporaneo all’array ridimensionato.

Ora che abbiamo esplorato le tecniche per ridimensionare gli array a runtime nel S7-1200, scopriamo i vantaggi e i casi d’uso del ridimensionamento dinamico nel prossimo sottocapitolo.

Vantaggi e casi d’uso del ridimensionamento dinamico

Il ridimensionamento dinamico degli array a runtime nel S7-1200 offre numerosi vantaggi e può essere applicato in vari casi d’uso.

Uno dei principali vantaggi del ridimensionamento dinamico è la flessibilità. Consente di adattare la dimensione dell’array alle esigenze del processo, evitando sprechi di memoria e migliorando l’efficienza del programma. Ad esempio, se un processo richiede inizialmente un array di 10 elementi, ma successivamente necessita di più spazio, è possibile ridimensionare l’array a runtime senza dover riscrivere l’intero programma.

Un altro vantaggio è la semplicità di implementazione. Utilizzando istruzioni SCL, è possibile ridimensionare dinamicamente gli array con poche righe di codice, rendendo il processo rapido e intuitivo.

Il ridimensionamento dinamico può essere applicato in vari casi d’uso, tra cui:

  • Gestione di dati variabili: Se il numero di dati da memorizzare varia nel tempo, è possibile ridimensionare dinamicamente l’array per adattarsi alle esigenze del processo.
  • Ottimizzazione della memoria: Ridimensionando dinamicamente gli array, è possibile evitare sprechi di memoria e migliorare l’efficienza del programma.
  • Adattabilità ai cambiamenti del processo: Se il processo subisce modifiche che richiedono una dimensione diversa dell’array, è possibile ridimensionare dinamicamente l’array senza dover riscrivere l’intero programma.

Ora che abbiamo esplorato i vantaggi e i casi d’uso del ridimensionamento dinamico, scopriamo alcuni errori comuni da evitare durante la conversione dei programmi PLC nel prossimo sottocapitolo.

Suggerimenti e trucchi per una conversione efficace

Errori comuni da evitare durante la conversione

Durante la conversione di programmi PLC da S7-200 a S7-1200, è importante essere consapevoli degli errori comuni che possono ostacolare il processo e compromettere l’efficienza del programma.

Uno degli errori più comuni è la mancata comprensione delle differenze tra S7-200 e S7-1200. Come abbiamo visto in precedenza, il S7-200 utilizza istruzioni specifiche per gestire le tabelle, mentre nel S7-1200 dobbiamo implementare manualmente le tabelle utilizzando array e SCL. È fondamentale avere una solida comprensione di queste differenze per evitare errori di programmazione.

Un altro errore comune è la mancata gestione dei valori esistenti durante il ridimensionamento degli array. Come abbiamo visto, nel S7-1200 i valori esistenti nell’array non vengono mantenuti automaticamente durante il ridimensionamento. Pertanto, è necessario copiare manualmente i valori esistenti nell’array ridimensionato, se necessario. Ecco un esempio di errore comune:


ARRAY[1..10] OF INT := (1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10);
RESIZE(ARRAY, 20);
// I valori esistenti nell'array non vengono mantenuti automaticamente

In questo esempio, i valori esistenti nell’array non vengono mantenuti automaticamente durante il ridimensionamento. Per evitare questo errore, è necessario copiare manualmente i valori esistenti nell’array ridimensionato, come abbiamo visto in precedenza.

Un altro errore comune è la mancata ottimizzazione del codice SCL. Utilizzando tecniche di programmazione avanzate e best practice, è possibile ottimizzare il codice SCL per migliorare l’efficienza del programma. Ad esempio, è possibile utilizzare cicli FOR per iterare sugli elementi dell’array, anziché utilizzare istruzioni separate per ogni elemento.

Ora che abbiamo esplorato gli errori comuni da evitare durante la conversione, scopriamo alcune best practice per ottimizzare il codice SCL nel prossimo sottocapitolo.

Best practice per ottimizzare il codice SCL

Per garantire un’efficienza ottimale del programma durante la conversione da S7-200 a S7-1200, è fondamentale seguire alcune best practice per ottimizzare il codice SCL.

Una delle best practice più importanti è l’utilizzo di cicli per iterare sugli elementi dell’array, anziché utilizzare istruzioni separate per ogni elemento. Ad esempio, invece di scrivere:


ARRAY[1] := 1;
ARRAY[2] := 2;
ARRAY[3] := 3;
// ...

È possibile utilizzare un ciclo FOR per iterare sugli elementi dell’array:


FOR I := 1 TO 10 DO
ARRAY[I] := I;
END_FOR

Un’altra best practice è l’utilizzo di funzioni per riutilizzare il codice e migliorare la leggibilità del programma. Ad esempio, è possibile creare una funzione per ridimensionare dinamicamente un array:


FUNCTION ResizeArray(VAR_IN_OUT ARRAY[] OF INT, NEW_SIZE: INT)
LOCAL TEMP_ARRAY[NEW_SIZE] OF INT;
FOR I := 1 TO SIZE_OF(ARRAY) DO
TEMP_ARRAY[I] := ARRAY[I];
END_FOR
RESIZE(ARRAY, NEW_SIZE);
FOR I := 1 TO SIZE_OF(TEMP_ARRAY) DO
ARRAY[I] := TEMP_ARRAY[I];
END_FOR
END_FUNCTION

In questo esempio, creiamo una funzione ResizeArray che accetta un array e una nuova dimensione come input. La funzione crea un array temporaneo per memorizzare i valori esistenti, ridimensiona l’array originale e copia i valori dall’array temporaneo all’array ridimensionato.

Infine, è importante seguire le convenzioni di nomenclatura per rendere il codice più leggibile e comprensibile. Ad esempio, è possibile utilizzare nomi descrittivi per le variabili e le funzioni, come ResizeArray invece di Resize.

Ora che abbiamo esplorato le best practice per ottimizzare il codice SCL, scopriamo alcuni strumenti e risorse utili per la conversione dei programmi PLC nel prossimo sottocapitolo.

Strumenti e risorse utili per la conversione dei programmi PLC

Durante la conversione di programmi PLC da S7-200 a S7-1200, è importante sfruttare al meglio gli strumenti e le risorse disponibili per semplificare il processo e garantire un’efficienza ottimale del programma.

Uno degli strumenti più utili è il software di programmazione TIA Portal di Siemens. Questo software offre una vasta gamma di funzioni per la programmazione, la simulazione e il debugging dei programmi PLC. Inoltre, fornisce una libreria di funzioni e istruzioni predefinite che possono essere utilizzate per semplificare il processo di conversione.

Un’altra risorsa utile è la documentazione tecnica di Siemens. Questa documentazione offre una panoramica dettagliata delle funzioni e delle istruzioni disponibili nel S7-1200, nonché esempi di codice e best practice per la programmazione.

Inoltre, è possibile sfruttare le comunità online e i forum di discussione per condividere esperienze e risolvere problemi comuni durante la conversione dei programmi PLC. Queste comunità offrono una vasta gamma di conoscenze e competenze che possono essere utilizzate per superare gli ostacoli e migliorare l’efficienza del programma.

Infine, è importante sfruttare le risorse di formazione e certificazione offerte da Siemens per migliorare le proprie competenze nella programmazione PLC. Queste risorse offrono corsi di formazione e certificazioni che possono essere utilizzati per acquisire conoscenze avanzate e migliorare le proprie competenze.

Ora che abbiamo esplorato gli strumenti e le risorse utili per la conversione dei programmi PLC, scopriamo come applicare queste conoscenze per migliorare l’efficienza della linea di produzione nel prossimo sottocapitolo.

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Conclusione

In conclusione, la conversione di programmi PLC da S7-200 a S7-1200 può presentare diverse sfide, ma con la giusta comprensione dei concetti fondamentali e l’utilizzo di tecniche avanzate, è possibile superare questi ostacoli e migliorare l’efficienza della linea di produzione. Se sei pronto a portare le tue competenze di programmazione PLC al livello successivo, ti invitiamo a scoprire i nostri corsi di formazione e certificazione. Con la guida di esperti del settore, potrai acquisire conoscenze avanzate e migliorare le tue competenze per affrontare qualsiasi sfida di programmazione PLC con fiducia e successo.

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